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ANTONIO GRIMALDI Antonio Grimaldi Haute Couture " IMPERFECT BEAUTY" SCHIAPARELLI Lo show al Petit Palais è un distillato couture. A unire tutto è il celebre legame di Schiaparelli con l’arte e gli artisti. «Ogni pezzo è stato in qualche modo ispirato da un artista, sia dell’epoca di Elsa, sia della metà del secolo scorso, sia nostro», spiega davanti al moodboard il creativo Daniel Roseberry. «Abbiamo dipinto un corpo umano e lo abbiamo smontato tratto per tratto, ricucendo ogni pennellata con migliaia di paillettes. Abbiamo dipinto a mano il corpo di una donna con pennellate ispirate a Lucian Freud e poi trasferito l’immagine su una calza di seta elasticizzata, dove ogni pennellata è stata riprodotta da paillettes scintillanti». I mosaici a specchio dello scultore Jack Whitten hanno dato vita a un cardigan e a una gonna stretch. Un portasigarette in pelle rifinisce la gonna di un abito da ballo, in omaggio a Sarah Lucas, mentre le perline e la polvere blu che ricoprono una moltitudine di superfici echeggiano la tinta intensa di Yves Klein, ma anche le illustrazioni per bambini di Joan Mirò. La collezione comprende anche le albe surrealiste di Dalì che danno vita a una moltitudine di colori degradé, senza tralasciare Matisse e persino una Venere in marmo bianco che si è trasformata in un cappotto invernale in Melton IRIS VAN HERPEN CHRISTIAN DIOR Nella collezione Dior haute couture autunno-inverno 2023-2024, le fogge ossessivamente affinano gli archetipi delle forme del vestire. La tunica. Il peplo. La cappa. La stola. È in questo andare alle origini che si colloca l’incontro tra Chiuri e Marta Roberti, l’artista che con il suo lavoro riesce a trasformare la grande scatola in cui si svolge la sfilata in una sorta di galleria d’arte RAHUL MISHRA GIAMBATTISTA VALLI Fiocchi, cappe argentate, strascichi e rose costruite dal lavoro delle petites maines. Volumi ampi e ariosi si alternano a silhouette fascianti sul corpo, con dettagli scultorei importanti: fiocchi imponenti, maniche a sbuffo ultralarge, maxi-ruche, voluminose cappe, fiori 3D, giochi di drappeggi e piume GEORGES HOBEIKA CHANEL COUTURE Lo show, il primo dei due in programma, inizia puntuale con appena 10 minuti di ritardo. I look sono semplici e sharp, da vera flâneuse parigina. Ragazze di tutte le età, con lunghi coat o jeunes filles sbarazzine in mini dress. Gonnelloni e bandane. Molte portano una bag di paglia e straw hat da canottieri fin de siècle, come nei famosi quadri di Renoir e Manet. La designer esalta la rivoluzionaria silhouette Chanel ALEXIS MABILLE Assidue frequentatrici di cocktail party e serate mondane, sanno come indossare con spirito libero e malizioso lunghi dress ritmati da pizzi, organza e fruscianti satin. Lo smoking con tanto di lunghe code si tinge di rosa, con pantaloni sottolineati da un grande fiocco. I fourreau sono modellati sul corpo con gonne ad alti spacchi, la schiena si svela da ampi scolli rovesciato. Un top tutto ricamato di fiori fa eco a un soprabito su cui si allineano ordinati dei fiocchetti di tulle. ALEXANDRE VAUTHIER ARMANI PRIVÉ La collezione impagina una fioritura di rose rosse. Rose lucide, laccate, sbalzate sulle superfici in una fantasia toccata dal segno grafico del nero e con accenti brillanti di oro. Un viaggio da Occidente a Oriente attraverso silhouette allungate, per una collezione che rilegge il più rappresentativo dei fiori senza facili romanticismi. La rosa, così legata all’immaginario femminile e al mondo della couture, è qui vista attraverso la sensibilità e il senso della precisione dello stilista. «Le sete sono spalmate. I petali sono lavorati tridimensionalmente come sculture. Per me la couture è cultura» ELIE SAAB Un corredo storico-cinemagrafico che dà vita ad uno show palpitante, con silhouette che emanano luce e sembrano vestite di soli riflessi, dress di velluto, con cappuccio, sui quali sono ricamate impunture preziose e stemmi araldici. I fiori di perle e paillettes sbocciano su tulle e organza, realizzati con maestria, uno ad uno, cuciti con pazienza, come le piume, su abiti che incarnano il sogno. Una sposa tutta in broccato rosa dorato, con scollo verticale e spalle ben sottolineate (e copricapo assortito) chiude questo affascinante omaggio ad un mondo da leggenda JEAN PAUL GUALTIER La prima uscita è un completo army nero con applicazioni oro come i galloni di una divisa con giacca que de pie, coda di gazza, e camicia in popeline. Portato niente meno che da Natalia Vodianova, il look si chiama École militari. Ogni uscita ha, infatti, il nome di un luogo di Parigi, dal Sacré-Coeur, come l’outfit oversize con foulard di mesh con Tour Eiffel stampata, fino al Père-Lachaise in velluto nero con cascata di vere rose rosse. E non sarebbe Gaultier se non ci fosse ironia. Il look finale, indossato da Laetitia Casta, si chiama Galerie Vivienne, in velluto bordeaux, è un abito à la Worth con vero bouquet di fiori sul sedere, «effetto: suivez-moi jeune homme, mi segua giovanotto», ironica allusione al vicino quartiere una volta frequentato da adescatrici di professione. Piacciono le uscite gemellate in cui la maglia metallica unisce due look, sorta di gemelli siamesi. BALENCIAGA Un legame tra passato e contemporaneità che prende forma sin dal primo look, la reinterpretazione di un abito originale di Cristóbal Balenciaga, indossato in passato dalla modella preferita del fondatore della casa di moda, Danielle Slavik, e amato da Grace Kelly. Un gown nero, impreziosito da fiori di velluto a segnare le spalle e da una collana di perle integrata. La sua grafica essenziale, pulita e valorizzata da un paio di guanti bianco ottico, introduce il processo costruttivo di una collezione basata su un tailoring preciso, segnato da spalle affilate, scollature a V ispirate agli orli delle originali giacche dello stilista e vite ben sagomate. Effetti trompe l'œil impreziosiscono le superfici dei materiali. Pannelli di tela di lino sono dipinti a mano e assemblati in indumenti. Le trame pied-de-poule e pitone sono replicate, insieme a bottoni e revers sui blazer. Pennellate di pittura a olio movimentano le uscite, mentre lavorazioni speciali creano effetti di tridimensionalità. L’eveningwear prezioso si riveste di cristalli, pizzi e metri di taffetà. Leggerezza a cui fa da contrasto un abito-armatura progettato in Cad, stampato in 3D e realizzato in resina zincata lucidata cromo. Un mix tra sartorialità e tecnologia. ZUHAIR MURAD VIKTOR & ROLF Costumi da bagno che si sdoppiano, top che diventano una piramide di rouches nelle quali si apre una nicchia per il viso, brassières che sfoggiano messaggi a lettere cubitali, abiti costituiti da un semplice fiocco ben drappeggiato, e poi quelle incredibili e ironiche architetture sartoriali che diventano appendici del corpo femminile. Privati di ogni sostanza fisica, i manichini maschili, in smoking, si avvinghiano al corsetto femminile, si fanno trasportare a cavalcioni oppure si appendono alla vita, burattini striscianti dietro queste pin-up dal passo affermato VALENTINO Nella penultima giornata della Haute Couture Fashion Week l’appuntamento più atteso non è a Parigi ma a circa 50 chilometri più a nord della capitale. L’indirizzo è quello del Castello di Chantilly, nel cuore della valle del fiume Nonette, tra saloni colmi di capolavori inestimabili e giardini fiabeschi. Sono proprio questi ultimi a fare da memorabile palcoscenico alla collezione Alta Moda Autunno Inverno 2023-24 della maison Valentino, un inno alla bellezza, all’unicità e alla libertà. inedita uscita: quella di Kaia Gerber in jeans e camicia bianca oversize completamente sbottonata. L’estrema pulizia dell’insieme è “ricalibrata” dagli accessori: orecchini pendenti di cristalli dalle dimensioni esagerate e slingback ultra flat con maxi fiocchi. FENDI Il set gioca sui marmi preziosi, come una scatola preziosa del tardo impero romano. Un set che mette in valore abiti drappeggiati, sofisticati e dalla costruzione rigorosa. Nella collezione c'è un'idea di semplicità con intricatezze nascoste. Molto riguarda il volume, il drappeggio e la forma scultorea raggiunti attraverso un taglio di modelli complesso e rigoroso, con capi spesso realizzati con una sola cucitura. Si tratta di un risultato di grande abilità. Sete come seconda pelle, accanto a maglie intricate in un unico pezzo e a pellicce sartoriali drappeggiate in neoprene e shearling con piume motivo chevron. Mentre stringono la loro minaudière scrigno, l'atmosfera si fa più intensa con le modelle disseminate di abbellimenti simili a gioielli o stratificate con una stratificazione di intricate paillettes e pietre tonali impilate alla chiusura della sfilata
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June 2024
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