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Zuhair Murad Haute Couture Fall Winter 2022-23
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I volti, nei primi look nascosti da maschere aliene realizzate in collaborazione con Mercedes-Amg F1, si scoprono progressivamente per svelare quelli di star amiche della maison, che inaspettatamente calcano la passerella. Dopo di loro, a chiudere le porte dei saloni è una scenografica mariée con il corpo ricoperto da un unico velo di cristalli ricamato con motivi d’archivio, che incede un passo avanti e due indietro, facendo spazio a una gonna monumentale tra i ristretti seat. Ci sono quelle divise total black che ricoprono interamente il corpo tra jumpsuit seconda pelle, suit maschili e abiti ladylike realizzati in neoprene Made in Japan. Sono portate con borse speaker, realizzate assieme a Bang & Olufsen, da cui proviene la musica dello show. C’è il denim, già presente nella couture dello scorso luglio, sapientemente plasmato, e ci sono costruzioni architettoniche che danno vita a colli svettanti su trench e lunghi cappotti di tessuto peloso stretti in vita. E poi, a chiudere la scena, quelle sontuose creazioni che evocano gli archivi del fondatore, Cristobal Balenciaga, indossate da star che conquistano la scena. In scena una collezione celebrativa, che evoca Madonna in The blond ambition tour in un susseguirsi di corsetti, pensati per ingabbiare il busto, motivi marinière, tuxedo sartoriali e pezzi trasformisti come reinterpretazione degli archivi di Gaultier. Visitati da Rousteing, che ha disegnato ben 200 bozzetti per questa couture Cosa succede quando, nel bel mezzo della sfilata, compaiono i due creatori, in maniche di camicia, trasportando appendini, lo sguardo serio? Succede che la giacca del tailleur e il soprabito, prima portati con una larghissima svasatura al collo, cambiano completamente d'aspetto e, con un gioco di nastri, sigillano la loro corolla per assumere un aspetto più femminile e chic. Capospalla gessati o in pied-de-poule neri che si stagliano con aperture esagerate, con décolleté che sembrano allargarsi all'infinito. E per corollario, spalle oversize sostenute da architetture invisibili che ne rialzano i volumi. I look appaiono in versione meno provocante, più couture, con sbuffi e plissé che li trasformano in capi di un’eleganza barocca, quasi ripresa dai quadri dei pittori fiamminghi, con le loro camicie a jabot e i colli rialzati. E se grigio e nero imperversano, dei guizzi di lilla, giallo e ocra portano una ventata di luce vivida al guardaroba. Pantaloni dritti, indossati su ballerine, allungano la silhouette in un movimento più fluido Che questa stagione accolgono per la prima volta nella loro corte una schiera di uomini vestiti come cavalieri con mantelle di velluto e cristalli e suit preziosamente ricamati. Il couturier libanese sceglie infatti di aprirsi alla couture maschile, interpretata a suo modo, ovvero come un infinito red carpet. Mentre per le ladies della maison, dai visi coperti di polvere d’argento, è tutto un trionfo di ricchi piumaggi, gown a sirena trasparenti puntellati da cristalli, gonne di petali colorati e raggi di paillette sontuose La collezione di alta moda dello stilista Giorgio Armani torna a Parigi dopo una stagione di stop a causa del covid come una fuga verso il sogno, grazie a una monumentale collezione di 91 look concepiti nel segno di una frizzante ma raffinata frivolezza. Di un’eleganza ribelle, punteggiata da preziosi richiami all’Oriente. Sotto i riflettori è tutto un bagliore di cristalli, un trionfo di ricami, un’esplosione di colori e uno studio sulle forme. Le silhouette esprimono proprio questo desiderio di ribellione, facendosi alle volte asciutte e lineari, a tratti vaporose ed evanescenti. Abiti corti, che evocano i roaring Twenties, sono percorsi da infinite frange di canottiglie per gitane contemporanee, gown galleggianti sul corpo risplendono in fantasie floreali di shantung cangiante, abiti sinuosi accarezzano il corpo aprendosi in scollature curvilinee con colori a contrasto, suit di velluto nero risplendono nella notte grazie a maxi fiocchi di cristalli mentre corpetti di paillettes scintillano a ogni passo come le casacche e i gown di rete preziosa. Il finale, a sorpresa, si affida al total white di un completo pantalone abbinato a una preziosa calotta luccicante che copre il capo Frammenti di stelle, scaglie di rettili e piume di struzzo. Per Alexandre Vauthier la notte ritrova i suoi codici più ammalianti. Le sue ladies amano il lusso del velluto, soprattutto nero e foderato di blu, i fourreau argentei che accarezzano i fianchi, i flash delle paillettes bluette che ondeggiano come un mare sotto le luminescenze lunari. Una tavolozza di tinte che fa leva su colori monoblocco, un cremoso beige, il blu, il nero e quel metallo vibrante da portare come un’armatura di seduzione. Ci sono anche i tailleur, con spalle anni 80, oversize, senza perdere la loro sensualità femminile sotto le sembianze di una rivendicata androginia. Il mood luccicante e i tagli ad angolo acuto rinviano anch’essi agli anni Disco, con quell’eleganza alla francese fatta di dettagli: le profilature di pelliccia, le spalline impreziosite, gli stivali marziali che fanno tutt’uno con il movimento dell’abito. E quando il tessuto non brilla, si provvede con larghi bracciali-manchette di strass: una cascata di luce che trasmette energia anche nei look più minimalisti Nella biblioteca del liceo più blasonato di Francia, Henri IV, dove si forma l’intelligentsia e la classe politica francese, Macron compreso, Alexis Mabille porta una ventata di leggerezza. Possiamo tutte essere delle eroine o delle dive, anche solo per un giorno tra le mani di Alexis Mabille. Cappe viniliche, gonnelloni di strass nero, body di paillettes, non manca nulla al glamour romantico e dinamico delle donna di Mabille. Il pizzo ritma una serie di completi-lingerie. Anche i jogging diventano preziosi con i loro guizzi metallici, ricoperti da paillettes verde acqua. Una donna fiore, anche, vibrante tra petali e corolle Un allestimento giocoso e futurista firmato da Xavier Veilhan, già chiamato per il set dello show dell’alta moda a gennaio, accoglie il pubblico tra sculture geometriche, tubi gonfiabili e ruote in movimento Un percorso di scale e pedane guida il passaggio delle modelle che incedono con stivali e maxi cappelloni pronte a incarnare l’universo creativo di Virginie Viard. Che prende forma tra completi in lana bouclé in colori brillanti, cappotti che si aprono in pieghe di voile, giacche strette in vita da una cintura abbinate a gonne a ruota, gown dai bagliori argentei o dress a corolla. A chiudere lo show è la mariée interpretata da Jill Kortleve, prima di uno scroscio di applausi che accoglie l’uscita della designer I dieci anni couture di Giambattista Valli La collezione andata in scena oggi vuole essere un omaggio a tutto questo ma anche a tutti gli artigiani che hanno permesso a un sogno di diventare realtà. In un racconto che prende forma tra silhouette preziose che esplodono come fontane di piume e cascate di cristalli ed evolvono in abbracci generosi di tulle come bouquet di fiori pregiati. Fino a sfociare nei look del finale, citazione di abiti della prima sfilata couture. Camicie candide strette in vita da fiocchi neri con grandi gonne di tulle e una mariée incarnata da Bianca Brandolini d’Adda |
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June 2024
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