Incontri e libertà: è facile la sintesi della collezione primavera estate 2025 dell’Uomo Gucci di Sabato De Sarno che dice “le parole sono parte del mio percorso creativo”. Incontri, perché da quei contatti si scoprono le persone e le culture di cui fanno parte: “quando viaggio e arrivo in un posto nuovo, la prima cosa che visito è un museo”. Libertà, perché “mi sento libero quando i miei pensieri corrispondono alle parole. Vorrei che i vestiti avessero lo stesso significato”. Ed è una distesa di tessuti e di colori, un’onda marina che spinge il surf verso la libertà del mare aperto, come nel libro Giorni selvaggi di William Finnegan che il designer confessa di aver letto prima di mettersi a lavorare su questa collezione. È un’ulteriore evidenza di quanto le parole si infilano nel processo creativo per diventare vestiti. Che alla fine si traducono in camicie con le maniche corte stampate e ricamate e in giacche camicie in popeline, in polo costruite con le paillettes in piedi e in giacche da lavoro sui quali strisce di frange formano superfici ondulanti
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Dhruv Kapoor parla di togetherness senza divisioni tra generi, culture. Con reference che vanno dall’India, Paese d’origine del creativo, al mondo. Che ora ha una mascotte, un coniglietto childish rosso che diventa stampa, embroidery ma anche maxi gonfiabile in pedana. «Come un carnevale, ma in un contesto industriale». I ricami provengono da manufatti indiani come memorie dal passato. «Da tappezzerie e tovagliette, sono ora in perline cucite a mano. Alcuni richiedono circa mille ore. E ci sono anche print ingegnerizzati, come i collage facevamo per i compiti estivi», continua Kapoor. «E sono tutte dotati di significati aggiuntivi, un messaggio positivo. Quando si parla di surriscaldamento globale, compare la magia di un unicorno». Non mancano slogan, come quello che recita «We were lovers in a past life, a volte si è troppo timidi per dirlo a qualcuno. Quindi, tanto vale indossare la dichiarazione e uscire» Il tempo lento della riflessione, colori calmi e forme morbide: la collezione Giorgio Armani primavera estate racconta un atteggiamento controcorrente rispetto alla fretta e alla violenta espressione dei tempi. Grigi, beige, greige: la pacatezza. Giacche morbide, sartoriali e destrutturate, gilet sottili che si appoggiano sui maglioni, soprabiti come vestaglie da camera, pantaloni larghi, giacche senza revers: tutto racconta la leggerezza che restituisce la riflessione e che si trasforma nel guardaroba di un “uomo riflessivo ed educato” che alla reazione preferisce la sedimentazione dell’emozione. Palme come ombre stampate sulle camicie, effetti di serigrafia, superfici lucide e scivolose, volumi scostati dal corpo: i vestiti sembrano ondeggiare con la calma dell’aria mattutina, quando appunto il tempo della riflessione segna la giornata Torna la normalità, torna il bel vestire, il bel prodotto, la bella palette di colore per l’uomo dell’estate 2025. Il cambiamento è netto e al tempo stesso leggero, e lo si vede bene nella collezione di Eleventy presentata oggi nell’immenso showroom nel cuore di Milano. Tanti i visitatori, tra stampa e buyer, a vedere questa sartorialità perfetta ma moderna, come svuotata di sovrastrutture, in tessuti naturali come seta, lino, cotone e lana ultralight. Giacche fluide, pantaloni esili, tute da tempo libero buone anche per giocare a golf (e qui è nata una speciale capsule anche in tessuti tecnici da miracolo concepiti da Zegna), polo di maglieria peso piuma, quasi scomparse le t-shirt a tutto vantaggio di camicie impalpabili con cravatte in tinta. Un nuovo colore dominante sui bianchi, i grigi perla, il grafite e il neutro: il malva, ma anche il grape, mirtillo slavato, qualche azzurro impolverato. Pelle nappata e suede per i giubbotti dritti e scivolati sul corpo, costumi da bagno da tenere in memoria senza nessun eccesso di colore ma improntati ad una vera eleganza per le nuance neutre e le fantasie foulard. «Volevamo creare abiti che avessero un vissuto, che vivessero di vita propria. Con un senso di spontaneità e di ottimismo, che riflettessero un’idea di libertà attraverso scelte istintive ma ponderate». Parola di Miuccia Prada e Raf Simons che per l’uomo Prada immaginano un rave party incantato in una fiaba total white. Con tanto di capanna candida da cui escono i modelli che giocano con l’arte di ingannare l’occhio. Dettagli in fil di ferro animano i colletti e gli orli degli indumenti per un dinamismo irreale. Gli abiti, volutamente stropicciati, patinati e invecchiati, portano i segni del tempo. Le maglie hanno finti colletti come il maglione da supereroe mentre i dipinti di Bernard Buffet sono riproposti stampati come su una maglietta da concerto. Il tutto condito da un musica techno che fa pensare alle notti di concerti underground. Il titolo dello show, Calcinculo, cita una certa forma di divertimento nomadico, di parchi effimeri che d’estate, in provincia, appaiono e scompaiono come fate morgane sull’asfalto. Su un simile cemento sfilano oggi vestiti allergici l'uno all'altro, che si uniscono. Workwear, pezzi mare, sartoriale, tecnico si incrociano tra cuciture, intrecci, trecce, nodi. Sulle safety shoes di Upower ai piedi, ancora. «Il risultato è una cosa nuova che esiste solo nella nostra, mia immaginazione. Abbiamo parlato molto di fare abbigliamento femminile, ma alla fine finisco in questo middlewear che è dove trovo più soddisfazione», conclude Magliano. È una questione di intrecci per Simon Cracker. Simone Botte e Filippo Leone Maria Biraghi, il duo creativo dietro la label, portano in scena una collezione che nasce da una questione di principio, un nodo comunicativo difficilmente districabile. «Sono proprio i nodi che abbiamo usato come tecnica sartoriale a dare concretezza al nostro pensiero, illuminati dal libro Nodi scritto dallo psicologo Ronald D. Laing nel 1970» «Gli abiti sono stati creati quasi esclusivamente annodando lembi di tessuto, coulisse, stringhe e lacci, che danno contemporaneamente un senso di unione e ornamento ma anche di costrizione». La collezione è strutturata in quattro colori nervosi, oltre al nero assoluto le sfumature del blu marino, del verde acido e del viola, sviluppando l’effetto di tintura sbagliata iniziato con la scorsa stagione. «Australian ci ha dato accesso a un incredibile deadstock di capi semi-assemblati e tessuti per i nostri pezzi upcycled», hanno aggiunto i designer. Appaiono in passerella anche delle calzature Dr. Martens che vengono customizzate a mano con spille, badge e pezzi di vecchia bigiotteria. La collezione uomo primavera estate 2025, denominata “Acts of Instinct”, di Brunello Cucinelli incarna l’eleganza contemporanea con un tocco di nonchalance. Questo approccio stilistico mira a valorizzare ogni occasione quotidiana, rendendo l’abbigliamento leggero e privo di rigidità. Il piacere della disinvoltura è il fulcro di questa interpretazione moderna dell’eleganza. |
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June 2024
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