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Una couture spirituale che affonda le sue radici nella città di Roma. Un omaggio alla Città eterna e al suo bagaglio storico ed estetico Issate su sandali dal tacco fantasma sfilano le sacerdotesse della griffe. Vestono statue ancestrali e madonne dipinte sul velluto dark. Sfoggiano ricami papali. Portano in scena il bianco assoluto e il nero profondo, alternati ad acuti di rosso cardinalizio. E gridano una eleganza sontuosamente regale, tra strascichi, piumaggi e ricamature complesse. Un’eleganza che esplora una voragine profonda di blu primario, ancestrale. Su un catwalk che racconta un omaggio alla città eterna e al suo immaginario imperiale. «Roma trasuda una certa spiritualità, non necessariamente religiosa. Ma qualcosa che è radicato negli strati evolutivi della sua storia». Una storia portata in scena da modelle angelicate, eteree. Dal volto ricoperto con uno sfavillio di cristalli
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Intitolata "The Enchanted", la collezione è il desiderio di esplorare l'elaborata biodiversità dell'Himalaya e le complessità della natura. Il moodboard della collezione Spring Couture 2022 di Rahul Mishra è il desiderio di sperimentare gli aspetti straordinari della natura. Gli abiti le loro silhouette sono determinate dal percorso di queste creature in fiore ricamate con dettagli astuti e valorizzate dal colore. Giacche, abiti e top a palloncino sono tutti fatti un'esplosione di colori e trame psichedeliche. Anche se siamo sulla recinzione del ballgown viola con una copertura per il viso ispirata a Kanye West. i nostri cuori arrossiscono per lo splendore delle fioriture. Piume e pietre, lunghe collane e boots in pelle. Julie de Libran pensa alla nuova generazione per la couture s-s 22. I look sono audaci e contemporanei. Giacche in feltro e in tweed con dettagli in oro, abiti plissè, tubini luccicanti e abiti-confetto in lurex, questo l'abbigliamento per una serata concepita in modo diverso, con un attitude moderna. Le nuances basiche dominano la collezione: dal nero al bianco, passando per il grigio perla, l'azzurro cielo e il blu notte. Golden touch solo per gli abiti in paillettes. Le lunghezze sono polarizzate, capi mini si contrappongono ad abiti longuette caraterizzati però da ampi spacchi o da scollature sul retro La musica evoca subito il thriller. Poi le ombre proiettate su un paravento bianco. Quelle spalle ricurve, il bavero del cappotto rialzato... L’anima tormentata di Nosferatu si impadronisce della platea del défilé di Viktor & Rolf. Le sagome in bianco e nero del film di Friedrich Willhelm Mornau diventano una processione di giacche sui quali invisibili impalcature proiettano le spalle oltre il collo. Camicie bianche con jabot, tailleur di stampo maschile per ricordare gli abiti ottocenteschi del conte-vampiro. Ma anche le crinoline lucenti e colorate di abiti da sera e i loro intarsi preziosi subiscono la stessa spinta verticale. Tutto appare come una distorsione del reale, sulla falsariga del film espressionista, con una dimensione onirica che contamina la passerella e i look proiettandoli al di là del reale. Una gonna di petali rosa shocking, che si sollevano con una baldanza da sentirne quasi il profumo. E poi organze intarsiate di strass pastello, come una via lattea che disperde i suoi scintillii sullo strascico e ben al di là. Presentata al Carreau du Temple, Elie Saab crea una collezione romantica e principesca e torna sul tema di una natura colta nella sua freschezza, ora inondata dalla luce dell’alba ora da quella più calda del tramonto. Frange lucenti come flutti e riflessi di sole sulle gonne imponenti di gowns azzurrini evocano le acque del mare. Quel Mediterraneo culla della sua ispirazione, a cui il couturier dedica la collezione. La schiena è lasciata scoperta e libero corso viene dato a strascichi e spacchi per dare solennità a questi abiti da ballo. A chiudere questo florilegio un vibrante abito da sposa dalle ampiezze generose e le movenze orientaleggianti.
Denominata "Para as Joias do Tempo", la collezione presentata di recente nella stagione parigina ripercorre tutti gli elementi già conosciuti dal brand, come volumi, metallizzati, maniche a sbuffo, ricami estremamente lavorati e pieghe potenti, ma presenta anche alcune novità, come i cropped top, i microshort e gli stivali franzidinha longo stringati. L’haute couture 2022 di Valentino si preannuncia come un’espressione massima di fisicità, uno sguardo approfondito alle forme infinite del corpo. In Anatomy of Couture di Valentino nulla è lasciato al caso. Propone un nuovo approccio, un nuovo modo di studiare la silhouette. Uno studio di forme e corporeità trasversale nel tempo e nello spazio. Abiti di strass sorretti con spalline sottili che lasciano la schiena nuda, robes dalle balze leggere in un romantico verde acqua, tailleur in velluto nero e rosso con la giacca che riecheggia gli anni 80. Spalle larghe e vita strettissima. Una sexyness giocata più su dettagli che nell’esplicita esposizione del corpo. Certo, le scollature, gli spacchi e le aperture restano signature importanti per il designer, ma si addolciscono su geometrie meno taglienti e più fluide e drappeggiate. La sfilata inizia con un omaggio al couturier Thierry Mugler, scomparso domenica, pioniere delle sfilate come le conosciamo oggi e di cui "ognuno di noi conserva un'emozione". I movimenti delle mussole sulle vesti drappeggiate ipnotizzano, enormi cappucci evocano un mistero, le schiene nude che emergono dai volumi scolpiti affascinano I gioielli oversize in ciottoli rispecchiano la passione del couturier per la pietra e controbilanciano la leggerezza dei tessuti: questi abiti "rock" non pesano nulla. |
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June 2024
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