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Sullo sfondo di un vasto paesaggio panoramico ricamato a mano, la collezione haute couture Christian Dior di Maria Grazia Chuiri ha rappresentato la sua risposta emotiva per far fronte all'interdipendenza tra la couture e tutte le persone che lavorano per realizzare i suoi materiali. La grande domanda su come sarà la moda nel mondo in cui stiamo riemergendo è stata risolta da Chuiri in un focus primario sull'abbigliamento da giorno. Se non avessi saputo quanto significato fosse stato intrecciato nei materiali, le silhouette top-to-toe di tweed grigi o cashmere di cammello avrebbero potuto suggerire l'eco duratura delle lunghe passeggiate in natura che intere popolazioni hanno fatto durante l'ultimo anno e mezzo. Visti contro i murales del paesaggio concettuale, progettati dall'artista contemporanea francese Eva Jospin, i modelli, in scarponcini da trekking piatti o pantofole in rete intrecciata. stavano tuttavia anche camminando oltre un pezzo che è stato commissionato "in solidarietà con l'India".
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Maison Georges Hobeika costruisce il leitmotiv della sua collezione Couture autunno-inverno 2021-2022 sulla minimal stravaganza e sul romanticismo allegro degli anni Sessanta. Ispirate al movimento Mod, una serie di silhouette evanescenti sviluppa, dal cappotto alla tonalità, le sue linee armoniose e i dettagli delicati per evocare la felicità di un'epoca elegante e festosa. Nel silenzio della volta celeste la luce del giorno si alza sul respiro cosmico di una collezione che galleggia nell’aria spinta dal movimento di maniche, balze e cappe in levitazione. Creature fantastiche, erette come totem sulle cime delle Dolomiti che circondano Cortina, con una maschera tribale stretta tra il naso e gli zigomi. Indossano abiti su cui scaglie e trafori disegnano tracciati orbitali, rivendicando la loro filiazione con un tailoring artigianale ed organico. Ipnotiche silhouette sospese nella luce azzurrina flirtano con la gravità, attirate da una forza magnetica che le aspira in un volo senza ritorno. Vaporose trine bianche, merlettate come un anemone, accompagnano momenti più meditativi. Forme sinuose esaltate da oro lucido. Addominali scolpiti in uno specchio-cintura. Derrière trompe l’oeil incastonati in una giacca. Nasi, bocche con piercing, anche denti-gioello per un ricamo. E poi un seno splendente come una carrozzeria che ricorda tanto Madonna in concerto alla fine dello scorso millennio. Perché Daniel Roseberry immagina ed esalta il lato fetish di Schiaparelli, con una collezione che sembra immaginato per un red carpet o il set di un videoclip. |
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June 2024
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