La suggestiva Plaza de España al tramonto, illuminata come un dipinto di Goya. Sui due ponti affacciati sul canale c’erano gruppi di ballerine, in sottogonna di tulle e body rossi. Davanti a ciascuno di loro, un ballerino di flamenco, capelli lunghi, abiti neri e tacchi che ticchettano per terra. Ad accompagnarli un’orchestra d’archi, un pianoforte e un commovente primo violino. È su questa magistrale passerella che hanno sfilato decine di modelle, precedendo le loro ombre nei corridoi degli edifici. Sono suggestioni che evocano la Duchessa d’Alba, personaggio leggendario, fuori dagli schemi. Ricordata a cavallo con Jackie Kennedy, con le giacche corte, i pantaloni a vita alta e i cappelli a tesa larga. Il rosso, il nero. Le mantiglie di pizzo. Tra completi maschili gessati, pantaloni con bretelle e gilet con fodera di seta. La vera protagonista? La camicia bianca. I pantaloni dei toreri andalusi con le giacche corte decorate dagli alamari. I boleri con passamanerie per silhouette affilate. Le maniche che si aprono per diventare mantelle. Il taffetà cangiante alla luce e croccante, che nel rosso, giallo, ocra, nero costruisce gonne esagerate che sono Dior e sono Spagna. Lo studio dei volumi esalta i contrasti, il pizzo appare in molteplici forme, mentre l’iconica giacca Bar si presenta in una versione in velluto nero ricamato con fili d’oro
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June 2024
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