Davanti a invitati star come Cate Blanchett, Emma Stone, Léa Seydoux, Jennifer Connelly, Paul Bettany, Alicia Vikander, Catherine Deneuve, Lous & The Yakuza, Gemma Chan, Stacy Martin, Noémie Merlant, Marina Foïs, Eileen Gu, Phoebe Dynevor, Urassaya Sperbund, Victoria Song, Samara Weaving, Chiara Ferragni, Agathe Rousselle, Kōki, Rola, Dew Jirawat, Elaine Zhong, Jaden Smith, Oprah Winfrey, Gayle King, Ava DuVernay e tanti altri vip, ecco il debutto di LV con la Cruise 2024 in Italia con Ghesquière stregato dalle grotte e dai giardini incantati, dalle statue e dai capolavori della Galleria dei Borromeo, dall’unicorno simbolo della casata alle leggende della donna del lago
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Il sole tramonta sul giardino alla francese di una villa a Cannes, in attesa che i riflettori si accendano sull’attesissima sfilata che sancisce la collaborazione tra Dua Lipa e Versace. Look perfetti per vestire Margot Robbie sul grande schermo sfilano tra touch di rosa bubble, cascate di cristalli, maxi pois e farfalle, rivisitazione dell’iconica stampa presentata per la prima volta nella collezione primavera-estate 1995 e nella campagna Versace home con Nadja Auermann e Claudia Schiffer. La metal mesh si alleggerisce nella struttura e nel prezzo, come specifica la designer, seducendo sugli abiti monospalla a sirena. Bagliori metallici si impossessano delle gonne cortissime e dei top. Cascate di maxi pois rivestono i look in black and white. Bralette con fibbia compaiono sotto le giacche dai tagli maschili indossate da ragazze e ragazzi con un’ispirazione sartoriale «Credo che Frida Kahlo sia non solo l’artista donna più conosciuta di sempre. Ma abbia saputo trasformarsi lei stessa in opera d’arte». Già due ore prima dell’inizio del défilé, le volte barocche del Collegio di San Ildefonso, sono animatissime. Le prime uscite sono subito statement, con dettagli come le farfalle, trasformate in bijoux e ricami, che faranno da fil rouge. Gli abiti rendono omaggio allo stile di Frida Kahlo: contrappunti di forme, eco di tradizioni Tehuana, gonne ampie viene indossate con la tradizionale tunica huipil. Per questa nuova linea, svelata in Messico, Maria Grazia Chiuri costruisce sempre relazioni con il savoir-faire locale e gli artigiani. E per il finale lo show si chiude con una performance d’arte. Elina Chauvet e un gruppo di sedici ricamatrici realizzano il progetto intitolato «A corazón abierto», «a cuore aperto» in spagnolo. Utilizzando venti tele bianche, abiti in mussola di cotone provenienti dagli archivi Dior e realizzati nei laboratori parigini, appongono le loro parole e i loro simboli, tutti cuciti con fili di cotone rosso, componendo una performance i cui abiti, svela Chiuri, «saranno esposti presto nella Galerie Dior di avenue Montaigne». Dopo il successo della prima edizione di The Ferragnez, torna la docuserie di Amazon Prime Video che racconta il dietro le quinte della famiglia più seguita d'Italia. E ieri, a Milano, si è tenuta l'attesa première che ha visto, naturalmente, la partecipazione dei “padroni di casa”, Fedez e Chiara Ferragni. Per l'occasione l'imprenditrice digitale ha voluto stupire con un look super seducente firmato Mônot La creazione, un abito lungo cut-out interamente ricoperto di paillettes nere, è caratterizzata da uno scollo vertiginoso sulla schiena e da uno spacco sul retro.
Chiara Ferragni ha indossato l'abito con un paio di guanti di tulle trasparente da diva e con dei sandali con tacco Cerimonia di apertura all'insegna della grandeur francese (e tipicamente cannense) per la 76esima edizione del Festival di Cannes. A tagliare i nastri di partenza dell'evento più mondano della Costa Azzurra la madrina Chiara Mastroianni, che ha accolto la giuria di quest'edizione del Festival al Grand Théâtre Lumière du Palais des Festivals assieme al pubblico di star accorse a onorare la Palma d'Oro d'onore, Michael Douglas, e il cast del film Jeanne du Barry de Maïwenn, in primis Johnny Depp, con il quale l'evento prende ufficialmente il via. La collezione, realizzata dal creative studio, lavora sul concetto di ibrido. Capi, accessori e styling si mixano, fondendo mute da windsurfer del fiume Han con i tailleur e i tropi dell’uniforme da skateboard con la sartoria. E surf branded sono appunto uno degli statement, così come le mute in neoprene. Il processo di ibridazione dà vita a uno studio sulla destrutturazione. Le maniche rimuovibili diventano accessori, le cerniere permettono ai pantaloni di espandersi. Il bomber si trasforma in una gonna da sera e la giacca da motociclista diventa un soprabito. Linee scultoree caratterizzano gli abiti a trapezio e fasce di seta con fiocchi, ispirati agli abiti tradizionali coreani. Il mood frizzante di Los Angeles incontra l'allure parisienne di Chanel , che ha aperto la stagione delle resort con un mega show ai Paramount studios . Segnando ad ampie falcate coperte da scaldamuscoli, ovviamente griffati. I costumi gioiello aprono lo show, fanno atto di body religion, prima di lasciare il posto a silhouette rilassate nei colori del tramonto, che tingono anche il più classico dei tweed. Il tailleur si accorcia, diventa un hot pant o un mini coat-dress, la sera si fa brillante e sofisticata per un party a bordo piscina a Malibu. Uno spirito funky si impossessa del guardaroba di Coco Chanel, tra stampe di camelie come proiezioni psichedeliche e ricami di palme soffici, a cui si aggiungono tocchi sportivi che strizzano l'occhio alla moda del fitness anni 80 e alla skate culture, che qui, più che di casa, è una religione. L'intera collezione è ispirata al logo che Emilio Pucci disegnò per la NASA nel 1971, in occasione della missione Apollo 15, ed è all'insegna di quella visione futuristica che si aveva del mondo negli anni '60, rivisitata però in chiave contemporanea. È arrivato direttamente dall'Arno il look che ha aperto la sfilata Initials EP e che ha reso chiaro fin dall'inizio il lungo lavoro svolto da Camille Miceli sull'archivio del brand : l'iconico motivo Pesce è stato ripreso su diversi abiti, top e body, che hanno in sé caratteristiche scherzose ma allo stesso tempo sofisticate, come nel caso dei capi in cui il twill di seta stampato e laminato in oro è stato capace di donare nuova luce e in tutto il denim caratterizzato dalla stampa Marmo . I look total white hanno donato freschezza alla collezione e sono riusciti a celebrare la stagione che sta per arrivare, l'estate. Le otto tute con la stampa Pucci hanno invece dimostrato al pubblico che l'abbigliamento normale allo sport può essere interpretato in chiave legato chic ed utilizzato anche lontano da palestra e centri sportivi. Tante anche le novità che hanno fatto capolino nella sfilata. A partire dagli accessori, come la borsa a secchiello Daily e la Puccinella realizzata in paglia, in un gioco di parole che unisce l'allegria della maschera napoletana all'estetica di Pucci. L'esclusiva silhouette a palloncino è un'altra delle new entry nella storia del brand e, tra costumi da bagno e gonfiabili usati come accessori, Miceli ci ha ricordato che non mancava molto al primo bagno della stagione. Non solo, i capi swimwear sono stati anche un pretesto per lanciare il messaggio della collezione, ovvero che la vita è “all about making a splash Sparsi sui gradini iconici del Metropolitan Museum of Art, il tappeto rosso del Met Gala 2023 ha accolto uno stuolo di partecipanti alla moda alla più grande notte della moda. |
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