Il set-up è un’ellisse di velluto off-white con pesanti tende drappeggiate. I canoni della sartoria femminile e maschile si intrecciano, tra curve e geometrie, in giacche doppiopetto di preziosa lana secca italiana grigio melange o di lana bouclé rosa-rosso, oliva e tabacco. Le diverse cappe sono corte e scultoree, i cappotti iper-femminili, anche di seta imbottita, o iper-maschili, lunghi e dritti, anche senza maniche, di lana toscana, sono impreziositi da ampi colli floreali, da linee di bottoni a contrasto, a volte diagonali, e da grandi fiocchi, che accentuano anche la vita degli abiti in satin di seta. I disegni astrali fatti a mano, stampati su abiti di jersey di seta e su morbidi vestiti in taffettà imbottito. Un lungo abito floreale, bianco, mandarino o nero, è ingegnosamente ritagliato con una tecnica guêpière, con un effetto 3D e spicca tra la selva di sculture. Gli abiti sono lunghi e svasati o corti e geometrici, con gli orli a balza. I pantaloni morbidi, maschili e lunghi. Una blusa è completamente costruita da un fitto intreccio di fili di paillettes. I pullover di cashmere double face hanno tagli sportivi. Tutta la maglieria è realizzata a mano, sontuosa, ogni pezzo unico. Una maglia d’angora fluttua su una gonna dritta. Un abito e un pullover sembrano fatti di vapore bianco: un originale intreccio di quattro diversi tipi di lana e di seta
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In passerella sfilano outfit svettanti su alti tacchi o sulle suole massicce di stivali morbidamente marziali, fasciato dentro tubini di pelle, abiti corti di velluto o pizzo, protetto da ampi cappotti, piumini, giacche di shearling dai volumi avvolgenti percorsi da bagliori serici o brulicanti di ricami di ciniglia che creano effetti tattili. Tailleur doppiopetto di velluto disegnano silhouette grafiche che si fanno voluttuose nei lunghi abiti scintillanti di paillette, nelle sottovesti di pelle. La tensione degli opposti è reiterata come un inequivocabile segno di stile: il pizzo è intagliato nella pelle, bustini e brassiere sono indossati con i suit mascolini, abiti impalpabili sotto grandi parka. Sete, pizzi, lane, pelli si amalgamano dando al dialogo di opposti una consistenza materica esalta dalla palette che affianca ai neutri, al nero e al bianco toni accesi di pervinca, turchese, verde, rosa. Sexy, glamour, impenitente. E' tempo di liberarsi. Giuseppe Zanotti invita le donne a divertirsi, abbracciare il loro lato audace e usare la moda per mandare un messaggio di indipendenza. Le ragazze che sfilano per l'autunno-inverno 2022/23 di Ports 1961, capitanate da Bella Hadid, mixano corsetti e camicette dal sapore vittoriano a mini skirt molto mini dall'effetto metallizzato. Il nero domina attillati blazer, dress e raffinati jumpsuit aderenti, mentre la purezza del bianco impreziosisce lunghi abiti svolazzanti e maxi coat coperti di piume. Le maniche sono importanti, come nella Belle èpoque, mentre gli stivali stringati sono alti e in bilico su massicci plateau. Power dressing reloaded. Spalle scultoree e bustier creano silhouette strong sotto i completi aperti o intravisti sotto soprabiti oversize. I tweed si sfilacciano, si disfano e si trasformano in catene di cristallo e metallo. Guanti in lattice e stivali al ginocchio flirtano con capi dalla vita stretta. I gioielli di perle dal richiamo aristocratico sono rivisitati con punte acuminate in stile punk. Elisabetta Franchi sceglie donne vere e non più solo modelle per la fall-winter 2022. Il marchio promuove un modello femminile contemporaneo e autentico. La passerella si accende di passione: il velluto rosso danza con il nero assoluto per poi passare allo smeraldo. I corpi sono fasciati da abiti contraddistinti da silhouette decise, elogio alla bellezza e alla vanità. Come da tradizione, protagonista è la luce con strass, paillettes e gioielli strong. La famosa triade verde-rosso-verde del brand del gruppo Kering si è tinta di bianco sposando un celebre tris di righe, quelle di Adidas. Per dare vita a uno special project super fashion andato direttamente sul catwalk con un soundtrack disco anni 80. La scritta Gucci mixata con il logo del brand sportivo su cappellini, cuffiette da agonismo, capo spalla e su abiti e completi maschili. Ma Anche su lunghi abiti quasi rinascimentali per siglare quella metamorfosi lanciata dalle scritte sul retro delle giacche. Le silhouette si ammorbidiscono, si accarezzano con tessuti bling bling fino a farsi ricoprire di borchie Veronica Etro sceglie un fresh mix che evoca le star glam rock di un cult movie coke Velvet goldmine. Metal mesh, velluto, paisley hippies psichedelico. Con un cast in cui spicca Vittoria Ceretti tra top new and established. Una collezione fatta di texture come pattern e di pattern come texture. Silhouette verticali portate con stivali rasoterra in crosta unita o nella versione stampata. I paisley sono ingranditi fino a essere quasi illeggibili, le tessiture degli arazzi sono tradotte in monocromie brillanti, gli arlecchini aumentati e trasformati in patch, le pellicce, rigorosamente in lana, disegnano morbide geometrie. La palette è densa e terrosa: toni di avorio, cioccolato, khaki e arancio sono contrastati da punte brillanti di argento, pavone e bordeaux per la sera. A cinture intrecciate, gioielli martellati e bisacce si aggiungono secchielli micro e macro, tracolle piatte con frange annodate a mano. Nella collezione Missoni inverno 2022 la musica è il motore di questa azione, racconta una donna forte e dolce. Spavalda e intima. In un’alternanza di melodico e rock come il battito del cuore che aumenta o diminuisce a seconda delle emozioni. Ogni passaggio è legato dal suono industriale delle macchine da maglieria come se fosse la cucitura tra un brano e l’altro. Però niente è letterale, ma tutto si fa sostanza ed essenza nell'attitudine, nelle forme, nei materiali. Leggeri, luminosi, opachi, morbidi, metallici, lucidi, lucenti |
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June 2024
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