Femminilità, energia e bellezza sono le tre parole chiave della collezione che rimane sì incentrata sul comfort delle scorse stagioni ma con un twist più femminile che guarda al futuro con positività. Via libera quindi alle silhouette confortevoli dell’iconico modello bambola, a tubini in cachemire con rouche e cappotti lunghi e parka effetto pelliccia e a capi più romantici come l’abito in cachemire bianco con trecce scolpite. Sfilano working uniform a quadri o pied-de-poule, pratiche ma femminili, l’abito-scultura stampato indossato da Anna Cleveland e vestiti in satin dai motivi che rendono omaggio ai mosaici del museo. Per la sera il brand propone long dress degni di un red carpet: rosso con scollo a cuore e maniche ampie per Laura Chiatti, volto del marchio, ma anche bianco-Biagiotti e in oro da diva, colori principe della palette della collezione insieme al ritrovato nero e alle più romantiche tonalità pastello.
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Luisa Beccaria sceglie di presentare la sua fall-winter 2022/23 con un video progetto girato indoor puntando sul potere emozionale ed evocativo di un cortometraggio d’autore. Fragili abiti, camicioni e bluse dai fondi leggeri, sono via via scaldati da lupetti e pantacollant in micro fantasie coordinate e abbinati a redingote dalle silhouette minute, capispalla couture e giacche in eco-fur. La collezione, iper femminile e sofisticata, gioca con i pesi dei tessuti, con le differenti texture e le stampe tapestry d’archivio. Chiffon, pizzo, stretch satin, cangiante velluto devorè e morbido jersey elasticizzato si contrappongono a rasi corposi, lane stampate, suede e ricchi broccati. Il suede e il jersey sono utilizzati anche per gonne longuette scivolate abbinate a una maglieria in cachemire bicolore dall’appeal più sportivo che si alterna ad altra in lana dalle lavorazioni intrecciate. Non mancano i cocktail e i dreamy dress costruiti attraverso vaporosi strati di chiffon avorio e burgundy con applicazioni di rose e ricami 3D a cui si abbinano cerchietti imbottiti, vere proprie beauty crown. I look Dsquared2 sono layered. strati che offrono protezione, comfort e rivelano ricordi di viaggi passati, come una collezione di souvenir. Una palette di sfumature naturali: ruggine, ambra, verde bosco, rosso carminio e marrone corteccia bilanciano le silhouette stratificate e le trame dei tessuti dal sapore tecnico: gomma, pelle lucida e mohair increspato. Pietre nascoste che luccicano nella lunga gonna a tunica in tulle del primo look, indossata con una maglia a righe e jeans oversize slavati. I capispalla avvolgono con morbidezza, gilet e piumini over, alcuni tagliati in morbida pelle con cappucci foderati in feltro. Pantaloni in velo di nylon trasparente e stivali, anche quelli in nylon imbottito, sono fatti per camminare dolcemente su terreni sconosciuti. Per l’autunno-inverno 2022/23 Francesca Liberatore indaga sul gesto dell’omicidio, della distruzione. Un punto di domanda sui trench, pistole, indizi stampati e ricamati ovunque a contrasto nero su bianco, fluo su grigio fumo. Le linee si spezzano creando asimmetrie con cui maglie, abiti e robe manteau giocano ad allacciarsi o annodarsi. O diventano dettagliate piantine della scena del crimine sui completi stretti in vita da una cintura e sulle giacche boxy. I toni del lilla predominano tra beige rosati e cammello. Boot bicolore bianco/nero o rosso/nero sono abbinati alla mantella in crepe a ruota, al soprabito dark con tracce floccate in rosso, ai completi blu notte e ai top quilted. Resta sulla scena la vittima con un maglione su cui risalta la scritta Francesca Liberatore. Un silenzio che scuote l’oscurità più di qualsiasi rumore. Giorgio Armani ha scelto oggi di sfilare senza musica nel rispetto delle vittime innocenti della guerra in Ucraina. Ad accompagnare lo sguardo, solo il passo dei modelli, il tintinnio di paillette e canottiglie, il movimento dei tessuti. «Volevo dare un segnale che non desideriamo festeggiare perché c’è qualcosa attorno a noi che ci disturba molto. Così ho detto ai miei: non voglio musica. Ho scelto il silenzio, questa non musica che si sentiva ovunque. Nel backstage le ragazze erano davvero emozionate», aggiunge Armani. Che racconta con garbo un’estetica fatta di un’eleganza sobria animata da «frisson» come bagliori di paillette, abbinate a velluti e cadì. Il pantalone è vero protagonista anche per la donna come lo è il nero, interpretato in mille modi e interrotto solo da bagliori di verde speranza. Per la nuova collezione Luisa Spagnoli punta tutto sul knitwear, tornando alle origini della casa di moda. Mini skirt vengono abbinate a capi spalla in maglieria, mentre dress con la schiena scoperta danno forma a una donna consapevole della sua sensualità e grintosa. I protagonisti della collezione sono il verde acceso, il viola, il giallo e il rosso. Mentre tailleur total black arrochiscono il guardaroba di tutti i giorni con una nota dinamica. Grandi cinture segnano il punto vita, e sciarpe voluminose e coat dalle linee pulite accompagnano la donna Luisa Spagnoli durante la sua giornata. Senza tralasciare la nightlife: con un dress giallo scivolato e una gonna che gioca con paillettes. Astrophilia. Galassie misteriose. Atmosfere notturne. Viaggi siderali. Msgm vola nello spazio per la fall-winter 2022/23. Massimo Giorgetti racconta questa sua «ossessione» attraverso abiti sottoveste di paillettes stellate, dress e tute seconda pelle che esplodono in galassie come fuochi d’artificio e un tailoring abbinato a denim prezioso. Le stelle sono ovunque, in plexiglass, di pelle, intarsiate, stampate… Per raccontare una nuova idea di spazio. La femminilità tipica del brand si arricchisce di nuove sfumature: sensuale negli abiti point d’esprit dalle maliziose trasparenze, oppure audace con le giacche in faux fur indossate sopra a culottes in paillettes. Il tutto incorniciato dalla performance dell’artista francese Lucky Love. Spalle importanti, lunghezze mini o maxi, silhouette avvitate, spacchi e scolli profondi si alternano in un gioco di contrasti e nuovi equilibri. Suspenders dal gusto unisex si mescolano a dettagli di fiori in vernice. Stampe catena diventano decori tridimensionali sul pizzo. Un cappotto imbottito effetto vinile e una jumpsuit oversize dall’attitude edgy e urbana trovano posto accanto alla maglieria, declinata in abiti mohair multicolor dai motivi grafici. Il denim sfrangiato crea un effetto pelliccia. Accessori di piccola pelletteria svelano il nuovo logo F. Domenico Dolce e Stefano Gabbana compiono un nuovo step nel mondo virtuale. Come avviene nello show, dove la scenografia è tutto un megascreen che trasmette le immagini di una città del futuro. Abitata da eroine digitali dai tratti di sensualità, con reggicalze e autoreggenti. Le stesse che indossano le modelle sulla passerella. Un po’ Helmut Newton sperimentale. Un graffio di gioco sexy che pervade tutta la collezione, dove «noi e i nostri sarti ci siamo messi alla prova di taglio estremo, con tante giacche dalle forme esasperate. Per silhouette come fumetti». Il tutto condito da trasparenze bling bling per abiti scultura senza peso, fake fur mescolata allo chiffon negli abiti da sera, riflessi laminati per capospalla da space age. E in prima fila, una delle regine della sensualità, Sharon Stone, protagonista della nuova campagna pubblicitaria della borsa Devotion, al debutto a fine marzo. “Abbiamo scavato nei codici del marchio e di Milano per capire che cosa significano per noi”, spiegano a MFF gli stilisti, colpiti da quanto comune sia l’uso del piumino tra la gente comune. “Un capo che non amiamo particolarmente e che abbiamo voluto trasformare con goffrature, silhouette inaspettate e lavaggi stone washed”. Sagomato sul corpo, come le giacche di pelle che diventano bustier, evolve grazie a code vampiresche e ricami. I pantaloni asciutti si abbinano a grandi maglie hand made. Gli abiti sono lunghissimi e stregoneschi, avvitati sul corpo, oppure cortissimi con gonne sospese da crinoline. Il nero e il grigio dominano la scena per: “Mettere l’accento su texture e silhouette |
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June 2024
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