In questa collezione, Roberto Cavalli e il direttore creativo Fausto Puglisi, hanno realizzato pezzi incorporati con catene tintinnanti, imbracature e occhielli. Felpe nere e pantaloni della tuta cuciti con sezioni tagliate in pelle bordata lungo la manica assicurate da catene con bordi in pelle erano abilmente casual S & M. Riferimenti a un'estetica bondage punk sono giustapposti a fiori drammatici e quadri sartoriali per una seducente atmosfera eclettica. Stampe dal look bondage diventano 3D con applicazioni metalliche e inserti in tulle per un sensuale gioco di trasparenze.
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L’esplosione di colori dei capi Spyder è un crash nella location fumosa e total black di via Manin. Dai bomber alle sneakers, dai pantaloni in nylon ai giubbetti glitterati, i colori accesi, elettrici e in certi casi fluorescenti accendono la f-w 2022-23 di Spyder. Fra un cappello in lana e un maglione con fantasie paisley, spuntano modelli a torso nudo con sciarpe lunghe alle ginocchia e qualche catena, che escono dalla scena avvolti dalla musica deep e dal fumo. Per l'autunno-inverno 2022, lo stilista portoghese sembra essersi ispirato a una pirate-extravaganza rivolta al mondo della notte. In cui il nero è l'emblema di un modo di essere, gloomy e rock al contempo, oltre al colore principe dell'intero guardaroba. Che informa un layering sofisticato, dagli shorts in pelle spalmata sopra ai pants a sigaretta, ai coat su completi doppiopetto portati con il dolcevita, mentre c'è spazio anche per le gonne, corte o lunghe. E se di notte si tratta, ecco allora pull ricoperti di paillettes, casacche in organza semi-sheer e suit in lana impreziositi da una trama di filo d'argento. Come accessori, Fedora hat in panno di lana e bandane di seta David Catalán costruisce una fall-winter 2022 che ridefinisce in senso ironico i codici dell'estetica work che contraddistinguono il brand omonimo. Corone portate a mo' di basco si destrutturano nel corso dello show come motivo decorativo 3D su baseball hat, come pattern di rombi sovrapposti in gradazioni di colore sulla maglieria o embroidered sulle camicie di jeans, fino a diventare la trama dell'outerwear più tecnico. A cui il designer portoghese, che torna al face-to-face dopo il fashion film della scorsa stagione, affida l'introduzione di un tocco neon, blu o verde, nella palette prevalente di toni earthy. E tra i completi pantalone e camicia button-down in pelle spalmata monochrome o in velluto millerighe dégradé, spuntano fiocchi sulle camicie. Mentre non può mancare il denim, vera signature di Catalán, questa volta proposto in versione patchwork. Gli indumenti esemplificano un modernismo strutturato e la loro architettura intrinseca serve a definirne le forme. Il corpo è enfatizzato, le spalle e il punto vita sono delineati attraverso la sartoria tradizionale in una silhouette che viene poi trasmutata negli abiti di tutti i giorni. I due universi non sono solo giustapposti, ma uniti come una cosa sola. Attraverso la manifattura e la metodologia viene data uguale importanza ad ogni genere di abbigliamento. A ogni sfaccettatura della realtà viene conferito un significato, una raffinatezza, una considerazione e un valore destinato a durare nel tempo «Questa sfilata è stata annunciata da un plotone di piccoli volumi. Tutti diversi ma parte di una piccola biblioteca (Adelphi), quindi uniti da un filo sottile, presente e pressante». La collezione è limpida nel sovrapporsi e accumularsi di segni differenti. Stelle polari e ancore, mare d’inverno e montagna, lupi e rose. Un amalgama che, come una piccola biblioteca, è unito da un filo sottile. In questo nuovo sentire, anche il paisley trova una dimensione geometrica dell’essere, mentre si riscopre la ginnastica mentale del ben vestire. Alla collezione è stato dato un tocco più giovane con un gioco di texture e sottili torsioni cromatiche: i cappotti in prezioso cashmere a otto fili sono stati tagliati leggermente oversize con un tocco anni '80; gli abiti da viaggio avevano blazer leggeri come camicie e realizzati in trame a maglia morbida per un maggiore comfort, mentre i puffer erano leggeri ma lussuosi, spesso stratificati sotto morbidi cappotti in cashmere su misura. Sottolineando l'attenzione all'appeal per i clienti più giovani, nel 2018 i figli gemelli di De Matteis, Mariano e Walter, hanno lanciato la loro linea KNT, che rappresenta l'identità cosmopolita e dinamica di Kiton. In questa stagione hanno sperimentato tecnologie innovative, presentando una nuova fabbricazione chiamata "sotto vetro". Liscio e lucido, richiama il raso techno utilizzato negli anni '90, ed è stato trasformato in una lussuosa e fresca serie di bomber e blouson imbottiti. Philipp Plein is back in town, e non è da solo. Ad accompagnarlo sono una squadra di little monsters, opere d'arte digitali e fisiche che prendono il controllo della fall-winter 2022/23. Una linea dall'anima grintosa, presentata nello showroom che lo stilista ha comprato e ristrutturato pochi mesi fa. I sei personaggi disegnati da Plein si rincorrono tra capi che vogliono tornare a conquistare le strade e la mondanità, presenti sotto forma di patch, di texture o di applicazioni in Swarovski. A pezzi più street come le bomber jacket seguono fur coats ampi, accompagnati da sneakers multicolor o da tacchi vertiginosi. Non mancano pezzi hit: come il coat in cristalli, o un minidress in pailette, o l'abito lungo viola che sfila in closing dello show, accompagnato da una stola di pellicia. «Machine Gun Kelly? Super fashion e super preciso. In fatto di moda sa cosa vuole». Parola di Domenico Dolce e Stefano Gabbana che sulla loro passerella hanno ospitato la performance del cantante e attore americano nato a Houston, classe 1990. Dietro lo pseudonimo di Colson Baker, spuntano capelli bleached, tatuaggi all over, Instagram infiammato dalle foto dei concerti. E anche il boom mediatico per avere colpito al cuore la statuaria Megan Fox, presente in prima fila allo show Dolce&Gabbana, proprio pochi giorno dopo la richiesta ufficiale di matrimonio. Ultra piumini, tute seconda pelle o pantaloni e felpe giganti per un rave party sulle nevi. Tra maxi pellicce rigorosamente ecologiche portate con l'underwear, giacche con nuove proporzioni dalle spalle gonfie e dalla vita segnata come un figurino, citazioni punk e graffiti all over. E in un attimo si è trasportati in un videoclip a Los Angeles. Il set è una rampa sopraelevata in acciaio spazzolato a forma di doppia F, disegnata da Nico Vascellari. Le luci virano al viola, poi al blu e infine su un sound industrial il palco luci si eleva con un effetto tra disco e art performance. Lo show si apre con cappotti ampi e pants fruscianti. Perfetti per i nuovi roaring twenties. I blazer esplodono, trasformandosi in cappe flat, le giacche scollate e le maglie cut-out mostrano la clavicola, mentre gli ampi pantaloni terminano con una mezza gonna. I capispalla acquistano volumi da couture con spalle basse e maniche a pipistrello, rever affilati e bottoni coperti. Le silhouette da sera celebrano l'arte dell’eleganza con giacche doppiopetto cropped, portati come un boleto su pantaloni formali a vita altissima e frac. Accessori in evidenza con la grande Peekaboo in versione shopper, in suede e lana a quadretti Vichy. La Baguette è ingrandita, alla stregua di un baule morbido con logo FF a rilievo o rimpicciolita, come un'esotica, minuscola borsa chain, insieme al caratteristico baule rigido in metallo e plexiglas. Alla fine Silvia Venturini ringrazia, anche lei in total black e capelli impomatati. Da dandy roaring twenties. |
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June 2024
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